Schmidt & Schmidt offre la legalizzazione consolare di atti provenienti dalla Cina.
I documenti rilasciati nella Repubblica Popolare Cinese vengono riconosciuti in Italia solo dopo la rispettiva legalizzazione. Ciò significa che la loro autenticità deve essere confermata separatamente. Lo stesso vale per il riconoscimento degli atti italiani in Cina.
La Cina non ha ratificato la Convenzione dell’Aia per la dispensa degli atti pubblici stranieri dalla legalizzazione. Per poter essere utilizzati all’estero, gli atti pubblici provenienti dalla Cina devono essere legalizzati. Le eccezioni sono Hong Kong e Macao, che hanno aderito alla Convenzione dell'Aia. A Hong Kong e Macao, i documenti possono essere certificati con l'apostille.
Le legalizzazione consolare conferma l’autenticità della firma o del sigillo dell’atto straniero e viene effettuata dalla rappresentanza italiana competente all’estero. La legalizzazione consolare è solo possibile se il rispettivo è stato rilasciato da un notaio pubblico della Repubblica Popolare Cinese per l’uso all’estero. Sulla base dell’atto originale rilascia un atto notarile il quale deve contenere una copia dell’originale autenticata dal notaio e una conferma dell’autenticità dell’atto. La semplice certificazione della corrispondenza tra l'originale e la copia non è sufficiente per essere legalizzata in seguito.
I documenti autenticati devono poi essere certificati dall'Ufficio degli Affari Esteri responsabile dell'ufficio notarile. Solo dopo l'autenticazione notarile l'atto può essere legalizzato dal Consolato Generale della Repubblica Italiana.
Legalizzazione consolare di atti cinesi per l’uso in Italia
Di solito gli atti cinesi vengono rilasciati solo per l’uso all’interno della Cina e non possono essere legalizzati. La legalizzazione può solo essere effettuata se l’atto è stato rilasciato da un notaio pubblico della Repubblica Popolare Cinese per l’uso all’estero. Ciò significa che non possono essere legalizzati atti originali, ma solo atti notarili. (cin. 公证证件).
Si consiglia quindi di far redigere al notaio pubblico localmente competente (nel caso di documenti di stato civile, di solito nel luogo in cui si tiene il registro di famiglia o dove è stato redatto il documento) un atto notarile sulla base del documento originale, che deve contenere una copia del documento originale certificata dal notaio e la conferma dell'autenticità del documento. Gli atti in cui il notaio si limita a certificare la corrispondenza tra l'originale e la copia non possono essere legalizzati dal Consolato Generale. Spesso si può anche avere una traduzione in tedesco fatta allo stesso tempo attraverso il notaio, che sarà inclusa nell'atto.
Legalizzazione consolare degli atti italiani per l’uso in Cina
La legalizzazione conferma l’autenticità della firma e del sigillo degli atti stranieri sulla richiesta di persone naturali, giuridiche o organizzazioni. L’obiettivo della legalizzazione consolare consiste nel riconoscimento di un atto rilasciato in un paese da parte delle autorità di un altro paese, affinché l’atto sia valido anche lì. La legalizzazione non si riferisce però alla correttezza e legalità dell’atto.
Gli atti per questioni civili o commerciali (rilasciati dalle autorità della giustizia, le istituzioni governali, aziende, associazioni sociali, organizzazioni civili, notai) devono prima essere inviati alla Prefettura o alla Procura per poi essere legalizzati presso l’Ambasciata o il Consolato Cinese in Italia.
Ci vogliono almeno 4 settimane per la legalizzazione consolare.
Apostille per Hong Kong e Macao
Hong Kong e Macao hanno ratificato la Convenzione dell’Aia per la dispensa degli atti pubblici stranieri dalla legalizzazione consolare. Il 1 luglio 1997 la Cina ha confermato la validità della Convenzione per Hong Kong. L’autenticazione avviene tramite apostille. L’apostille conferma l’autenticità del sigillo e della firma. L’apostille è un timbro a forma quadrata, il quale possiede la scritta „Convention de La Haye du 5 octobre 1961“. Il timbro indica la firma di chi autentica l'apostille e contiene la data e il numero di identificazione dell'apostille.
I seguenti documenti possono essere autenticati con l’apostille:
- estratti del registro di commercio
- documenti sullo stato civile (certificati di nascita, morte, matrimonio e di divorzio)
- documenti della formazione scolastica (pagella, certificati, diploma)
- decisioni della corte
- copie di documenti autenticate dal notaio
- traduzioni autenticate dal notaio
- altri documenti notarili (Procure, testamenti, dichiarazioni)
- documenti commerciali autenticati da un organo di registrazione statale (statuti, certificati sulla registrazione, registrazioni fiscali ecc.)